“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.” John Steinbeck
Tolosa è chiamata “la città rosa ” perché interamente costruita in mattoni a vista, cui la luce e il sole del Sud regalano una calda tonalità dorata che conquista appena arrivati. Un fiume che si getta dentro l’Atlantico, un accesso facile al Mediterraneo, un cielo clemente, una terra fertile ecco cosa ha reso Tolosa la quarta città più popolosa del Paese dopo Parigi, Marsiglia e Lione.
Il nostro viaggio alla scoperta di Tolouse comincia attraversando a piedi uno dei ponti costruiti sulla Garonne, ciò ci permette di ammirare la città da una prospettiva particolare.
La prima tappa è la Fondazione Bemberg, ospitata nell’ Hôtel d’Assézat, uno splendido palazzo nobiliare eretto in forme rinascimentali fra il 1555 e il 1557. La collezione raccolta da Georges Bemberg comprende opere d’arte (pittura, scultura, oggetti artistici) che spaziano dal Rinascimento al XX sec.: pittura veneta ( vedute di Canaletto), fiamminga, tedesca e olandese (Rogier Van der Weyden, Lucas Cranach, Pieter de Hooch), ritratti rinascimentali e, al piano superiore, la scuola francese del periodo a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento: Bonnard, Matisse, Gauguin, Monet, Vlaminck, Dufy.
Dopo questa immersione nell’arte passeggiamo per le strade della città visitando le numerose chiese tra cui meritano una segnalazione speciale il Convento dei Giacobini, un antico convento di frati Domenicani costruito tra il XIII e il XIV secolo in mattoni in stile gotico, unico nel suo genere a due navate, famoso per la volta del soffitto, conosciuta come “le palmier”, la palma per la sua caratteristica forma. In esso vi sono conservate le preziose spoglie del grande Dottore della Chiesa san Tommaso d’Aquino, la Basilica di Saint-Sernin, grande chiesa romanica costruita intorno all’XI secolo per accogliere le spoglie di San Saturnino e oggetto di molte visite da parte dei fedeli perché situata nel grande percorso di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela in Spagna. Infine troviamo il principale luogo di culto cattolico di Tolosa, la cattedrale di Santo Stefano, sede del vescovo di Tolosa, che è monumento storico di Francia dal 1862.
Il grande edificio romanico è ricostruito in gran parte in stile gotico e rimasto incompiuto. Grandioso è il coro gotico, a tre navate e con deambulatorio a cappelle radiali, che mal si raccorda col primitivo piedicroce ancora romanico. Merita una sosta la scenografica place du Capitole, sede del Municipio, circondata con facciate di edifici in stile neoclassico del XVIII secolo dove si può visitare la Salle des Illustres, una lunga galleria con splendide pitture della Terza Repubblica.
Nella piazza, sotto le arcate decorate da Raymond Moretti, una sfilata di caffè storici, ampi specchi e poltroncine di velluto, offrono la miglior platea per osservare il passeggio, sorseggiando una bevanda calda o una buona birra belga. Fra questi, il Grand Café Albert o il Florida. Alla Pharmacie des Arcades si acquistano caramelle, sciroppi, saponi e cosmetici prodotti con la famosa violetta di Tolosa.